…la mia scuola da oltre 10 anni, la scuola in cui ho scelto di lavorare sebbene la mia residenza sia in un comune viciniore e sebbene avessi la possibilità di avvicinarmi..
Ora vi racconto cosa è la mia Scuola.. è quella in cui accogliamo alunni con tante difficoltà e che in cinque anni portiamo a livelli inimmaginabili, è quella in cui alunni che non hanno una famiglia alle spalle trovano famiglia, è quella in cui ragazzi speciali aiutano i normodotati a capire quanto siano fortunati, è quella in cui le eccellenze vengono valorizzate e portano alto il nome dell’istituto in tutto il mondo.
Questo gesto inconsulto non qualifica una scuola che per anni è stata (e sempre sarà) punto di riferimento per il territorio , non qualifica un dirigente che da anni lotta per il miglioramento strutturale dei due plessi, non qualifica i docenti che quotidianamente svolgono un’azione formativa che va oltre la semplice trasmissione dei contenuti e non qualifica gli stessi alunni, la gran parte dei quali si mostra rispettosa nei confronti delle regole e delle persone.
Ecco…in questo momento sento di dire grazie alla persona che ha giustamente denunciato l’episodio perché mi ha fatto capire quanto la mia scuola sia importante per me, per i ragazzi e per tutta la Comunità e che non ci sarà nulla che potrà demolire il lavoro quotidiano, serio e incessante di tutti gli operatori, lavoro che molto spesso deve fare i conti anche con stupidi pregiudizi legati ai “ragazzi dell’alberghiero”. Grazie.
Prof.ssa Rosangela Cicciomessere
docente di Economia aziendale IPSSAR MOLFETTA
Michele Salvemini