Tutto è cominciato nel corso delle elezioni per i rappresentanti di classe quando, durante lo spoglio, è stata aperta una scheda scherzosa con su scritto: “calzone di cipolla (è buonissimo) si fa a Bari ma anche ad Andria non è male”. Ne è nata una discussione in classe su quale fosse realmente il calzone più buono e da qui l’idea di organizzare una gara, con tanto di giuria per decretare il calzone vincitore.
I calzoni erano tutti buonissimi, in comune avevano una base fatta con cipolle sponsali che si arricchiva con ingredienti diversi a seconda della città.
C’era quello di Bisceglie con la ricotta forte e il pomodorino appeso, quello di Andria con l’uva passa, quello di Molfetta con il pesce e il cavolfiore fritto, il calzone barese con le olive e le acciughe, quello bitontino con la pasta, quello di Bitetto con l’oliva Termite e quello di Giovinazzo con il tonno. Poi c’eravamo noi desiderosi di assaggiare il calzone del compagno appena terminata la performance.
La competizione è stata non solo un’ occasione per conoscere riferimenti storici, tradizioni e storia dei paesi in gara, che si sono sfidati a suon di calzone, ma anche un momento di divertimento e leggerezza tra noi studenti che abbiamo raccolto la sfida e ci siamo messi in gioco, cimentandoci, nonostante le difficoltà, nella realizzazione del calzone.
Vogliamo per questo ringraziare il nostro Dirigente Scolastico prof. Antonio Natalicchio, che ha accolto favorevolmente l’iniziativa e presieduto la giuria composta anche dalla DSGA rag. Antonia Preziosa, che ci ha consentito di utilizzare la sala ”Misino”, dal prof. Michele Salvemini e dal nostro professore di enogastronomia, Domenico Lorusso, che ci ha fornito molti suggerimenti.
Ringraziamo anche tutti i docenti del CdC che hanno reso possibile la realizzazione della gara e ci hanno aiutato e sostenuto affinché questa riuscisse nel migliore dei modi.
Alessio Schisa 5^D enogastronomia
Michele Salvemini