La sala, silente e partecipe emotivamente alla storia rappresentata, è stata omaggiata dall’attrice protagonista dei suoi più sentiti ringraziamenti per l’attenzione e il silenzio con cui lei ha potuto rappresentare la storia di Maria. Regalo inatteso è stato l’ascolto di una registrazione, in cui la testimone di giustizia ringraziava Arianna Gambaccini per la rappresentazione della sua storia, vera, iniziata nel nord della Puglia a metà degli anni 80 e ancora oggi non terminata. Le struggenti riflessioni condivise dalla platea sono confluite in un interminabile applauso, idealmente rivolto alla vera Maria, donna e madre coraggiosa, vittima vivente della mafia.
Gli studenti delle classi 4^ dell’Istituto Alberghiero Molfetta sono stati spettatori della rappresentazione teatrale SOLA CONTRO LA MAFIA presso SpazioleArti nei giorni 29 e 30 aprile. La partecipazione allo spettacolo si inserisce nella realizzazione della seconda UDA di educazione civica: “LA CULTURA DELLA LEGALITÀ E IL VALORE DELL’ALTRO”.
Lo spettacolo ha catalizzato l’attenzione di tutti gli studenti, grazie alla bravura dell’attrice, Arianna Gambaccini, che in un lungo monologo ha presentato la storia di Maria, donna-bambina, che si consegna inconsapevolmente nelle mani di un boss della mafia pugliese che la riduce ad una sua proprietà e la usa per compiere operazioni e traffici illeciti. La sua vita, narcotizzata da un “amore malato “, si risveglia solo dinnanzi alla vita che porta in grembo. La gravidanza del suo piccolo, la custodisce e la difende come meglio può. Con la fuga e la decisione di farsi “testimone di giustizia”, la donna contribuirà a sgominare uno dei più efferati clan della cosiddetta “quarta mafia “. Ma a Maria non sarà mai più restituita la sua libertà. Sarà costretta a vivere sotto protezione e con altre identità, a peregrinare con suo figlio per tutta la penisola.
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